Nato a Torino il 7 marzo 1902 da Alberto e Vittoria Foa, comincia ad aiutare il padre, fondatore dell`azienda filatelica, affrontando nel frattempo gli studi classici al liceo "Massimo d`Azeglio" del capoluogo piemontese e la laurea in giurisprudenza, conseguita a ventidue anni. Nel 1933 sposa Palmina Seghesio con cui ha due figli, Stella e Alberto.
A seguito degli eventi che colpirono cittadini italiani e stranieri di religione ebraica con la promulgazione delle cosiddette leggi razziali, i fratelli Roberto e Dante emigrano; Giulio, invece, rimane in Italia, divenendo, dopo l`8 settembre, partigiano nelle valli di Lanzo, con il nome di battaglia di "Boni".
Alla fine della guerra, avvia un`attività editoriale pubblicando il primo settimanale di informazione del dopoguerra, “La settimana nel mondo
”. La rubrica filatelica, pubblicata regolarmente da questo periodico, rappresenta il nucleo della successiva "Settimana filatelica", precorritrice del mensile "Il Collezionista", e dei cataloghi filatelici che sostituirono i vecchi prezziari di vendita della Bolaffi.
Nel 1946 Bolaffi riavvia a Torino l`attività filatelica con l`apertura di un negozio. Da allora l`azienda ha continuato a crescere e, una quindicina d`anni più tardi, ha inaugurato un`altra filiale a Torino e poi quelle di Milano e Roma. Negli anni Sessanta, assecondando l`attività editorial-collezionistica del figlio Alberto, che dalla metà degli anni Cinquanta aveva iniziato ad affiancarlo nell`attività professionale, Bolaffi idea numerose edizioni: il catalogo d`arte moderna nel 1962, pubblicazioni nei settori dell`antiquariato, del tempo libero, dei vini, dei viaggi, fra i quali "Bolaffi arte" e "Weekend".
In filatelia ha sviluppato in chiave moderna i criteri di catalogazione e quotazione dei francobolli introducendo parametri che ne consideravano lo stato di conservazione dal punto di vista della qualità. Inoltre aveva intuito che il francobollo, attraverso la sua "partecipazione" alle grandi imprese dell`uomo, era una testimonianza dei grandi eventi del proprio tempo; è stato quindi il primo a valorizzare, ad esempio, i documenti postali che narravano la conquista del cielo.
Bolaffi ha acquistato buste e francobolli ad aste in tutto il mondo. Uno fra tutti, la busta affrancata con l`80 centesimi del Governo Provvisorio di Parma.
Negli ultimi anni di vita, Bolaffi ha lasciato progressivamente l`azienda continuando però a frequentarne gli uffici per studiare le sue collezioni o trattare con clienti. Nel 1981 ha messo la propria firma sul “
Roll of Distinguished Philatelists”, riconoscimento filatelico mondiale.
Giulio Bolaffi si è spento il 28 ottobre del 1987.
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